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Gli enzimi digestivi sono sono classificati come enzimi idrolitici, le cui funzioni vengono espletate grazie alla partecipazione delle molecole di acqua a particolari legami. Gli enzimi digestivi svolgono il loro lavoro con maggiore efficacia ad un determinato pH.
Nella bocca, la saliva secreta dalle ghiandole salivari ha un pH neutro e contiene l'enzima amilasi (salivare). E' il primo enzima che agisce sull'amido (carboidrati).
![Gli enzimi della digestione L'azione dell'enzima amilasi salivare](/sport/images/stories/alimentazione/La%20chimica%20della%20digestione%20(1).jpg)
In questo caso, l'enzima accelera la rottura dei legami dell'amido (polisaccaride) ricavandone maltosio (disaccaride). Le molecole di maltosio però, sono troppo grosse per essere assorbite nella circolazione sanguigna: è quindi necessaria continuare il processo di digestione.
Nello stomaco, il succo gastrico secreto dalle ghiandole gastriche ha un pH veramente basso, intorno a 2, molto acido, in quanto contiene acido cloridrico. In questo ambiente, il precursore pepsinogeno, quando viene esposto all'acido cloridrico, si converte nell'enzima pepsina. La pepsina agisce sulle proteine, rompendone i legami delle lunghe catene di aminoacidi e formando elementi dalla catene più corte, i peptidi.
![L'azione degli enzimi digestivi L'azione dell'enzima pepsina](/sport/images/stories/alimentazione/La%20chimica%20della%20digestione%20(2).jpg)
I peptidi sono formati da catene di aminoacidi, più corte rispetto a quelle delle proteine, ma comunque troppo lunghe per poter essere assorbite. Saranno, in seguito, ulteriormente rotte in elementi più piccoli.
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