Sport100.it on facebook

 

Sport100.it su Facebook

 

clicca su "mi piace" per rimanere aggiornato sulle ultime novità

online il nuovo forum

image

Sport100.it è orgoglioso di annunciare che il forum è online!!!

Gli appassionati di ciclismo, mountain bike, running, possono ritrovarsi per scambiarsi opinioni, pareri, suggerimenti su tutto quello che riguarda il loro sport preferito.

Effettua subito la registrazione, cliccando "member login" in alto a destra, oltre alla possibilità di accedere al nuovo forum riceverai gli ultimi aggiornamenti sul mondo dello sport

(Per poter partecipare alle discussioni è necessario registrarsi)

La superscarpa

Si sa che le performance sportive sono frutto anche della tecnologia e dei nuovi materiali applicati allo sport.

E performance nello sprint potrebbero migliorare notevolmente grazie ad una scarpa realizzata da un giovane designer francese, Luc Fusaro, studente del Royal College of Art di Londra.
Luc, ha sviluppato un prototipo di scarpa che non ha solo la caratteristica di essere leggerissima (solo 96 gr.) in quanto impiega materiali d’avanguardia (polvere di nylon),  ma grazie ad una particolare tecnica di scansione del piede, è in grado di calzare perfettamente il piede dell’atleta e di sfruttare al massimo le sue caratteristiche biomeccaniche, tanto da essere in grado di migliorare la performance atletica del 3,5%.

Che dite, Usain Bolt sarà ansioso di provarle?

Luc Fusaro

CORSA - L'allenamento

Corsa continua ad andatura uniforme

  1. Se durante la corsa di lunga durata e a ritmo uniforme la frequenza cardiaca si mantiene al di sotto delle 120 pulsazioni al minuto, in genere si utilizza meno del 50% dell'ossigeno che teoricamente potrebbe essere inviato ai muscoli (il consumo di ossigeno). Non si forma acido lattico. Questa è un'andatura che può essere mantenuta a lungo.
  2. Se la frequenza cardiaca è compresa tra le 120 e le 155 pulsazioni al minuto, nei muscoli si forma acido lattico, in una quantità tale che però non riesce ad accumularsi in grandi quantità nella cellula muscolare. L'acido lattico viene quindi trasportato dal sangue verso il fegato, ed in piccola parte anche i reni, che riconvertono l'acido lattico in glucosio.
    La velocità di produzione dell'acido lattico non è elevata, ma tale da permettere il riassorbimento senza venire accumulato. Questo consente ad un atleta allenato di mantenere per parecchi minuti una andatura di corsa con frequenza cardiaca compresa tra le 120 e le 155 pulsazioni.
  3. Se la frequenza cardiaca è superiore ai 155 bpm, l'acido lattico che si forma viene accumulato dentro le fibre muscolari.

A livello di adattamento della fibra muscolare all'acido lattico, durante gli allenamenti è necessario lavorare ad intensità tali da provocare accumulo di acido lattico nelle fibre muscolari. Questo favorisce un meccanismo di risposta all'accumulo di acido lattico: l'aumento della concentrazione di quegli enzimi che consentono alle fibre muscolari un miglior utilizzo dell'ossigeno in modo da rendere più efficiente il metabolismo energetico aerobico.

Anche chi compete sulle lunghe distanze quindi, per poter incrementare la propria performance, durante la preparazione deve spingersi a lavorare oltre la propria soglia anaerobica per accumulare acido lattico. In questo modo l'organismo si adatterà a lavorare in queste condizioni e svilupperà i meccanismi di difesa che si traducono nella più efficiente eliminazione dell'acido lattico.

Questo accumulo di acido lattico, dato da un lavoro ad alta intensità, ma certo di non lunga durata, si può facilmente avere quando ci si allena con il metodo delle ripetute.

L'importanza del lavoro su lunghe distanze

L'allenamento sulle lunghe distanze svolge comunque dei compiti molto importanti. Adatta l'organismo al lavoro di durata attraverso i seguenti meccanismi:

  • Adatta l'intero apparato locomotore e le relative strutture muscolari, osteo-articolari e tendinee, a sopportare carichi prolungati di lavoro;
  • Abitua a sensazioni di disagio funzionale che derivano del progressivo esaurimento delle scorte energetiche (consumo degli zuccheri), alle perdite di liquidi e sali minerali ed al conseguente aumento della temperatura corporea;
155 bpm è un valore puramente indicativo per la soglia anaerobica.
Tweet
Share