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ALLENAMENTO - il dispendio energetico: la termogenesi indotta dalla dieta

La digestione dei cibi e il conseguente assorbimento e assimilazione dei nutrienti hanno un costo energetico: sono processi che determinano un consumo di energia.

Termogenesi post-prandiale

Definita anche azione dinamico specifica (ADS), la termogenesi post- prandiale (TPP) cui il termine prandiale è riferito al pranzo, è indotta dal consumo del cibo e raggiunge il suo massimo un'ora dopo il pasto. E' condizionata, oltre che da fattori individuali, dalla quantità del cibo ingerito e dal tipo di nutrienti di cui il cibo è composto.
Proprio in merito alla tipologia di nutrienti, la termogenesi post-prandiale è pari a:

  • 30% del valore calorico delle proteine;
  • 6% del valore calorico per i carboidrati;
  • 4% del valore calorico per i grassi.

La TPP post prandiale è stata suddivisa in due componenti: una obbligatoria e una facoltativa

La parte obbligatoria della TPP

Corrisponde al costo energetico dovuto all'assorbimento e al trasporto dei nutrienti, quindi anche per la sintesi delle proteine, dei grassi e dei glucidi.

La parte facoltativa della TPP

La parte facoltativa della TPP rappresenta l'ulteriore quota di energia consumata nel corso della termogenesi obbligatoria per l'attività del sistema nervoso simpatico.

La durata e l'entità della termogenesi post-prandiale sono condizionate dall'apporto calorico e dalla composizione in nutrienti del pasto. Inoltre, la TPP ha un valore maggiore nei soggetti sedentari, rispetto a chi fa esercizio fisico perché, tra gli adattamenti delle pratica costante dell'esercizio fisico, vi è anche un risparmio energetico post-prandiale ed un maggior ricorso all'utilizzo dei grassi come fonte energetica.

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