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I CARBOIDRATI - La digestione e l'assorbimento dei carboidrati PDF  | Print |  E-mail

Abbiamo visto che i carboidrati sono la principale fonte di energia nell'alimentazione umana. Nella nostra dieta, sono sopratutto presenti nella forma di amido, ma anche il saccarosio è presente in una importante quantità.
E' bene fare un appunto in merito al lattosio, perché la quantità di questo carboidrato presente nella dieta dell'essere umano è molto piccola nell'organismo adulto, mentre è praticamente la principale nell'alimentazione del lattante.

Principali carboidrati alimentari e i loro prodotti di idrolisi


Mais, riso, patate, grano Zucchero di canna o barbabietola da zucchero Latte
Polisaccaride
Amido - -
Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio
Monosaccaride Glucosio Fruttosio e glucosio Galattosio

 

La digestione dei carboidrati

La digestione dei carboidrati incomincia nelle bocca. La saliva contiene un enzima, l'amilasi salivare, che idrolizza i legami (alfa-glicosidico) dell'amido cotto, formando le destrine (carboidrati con un peso molecolare medio. La loro catena è corta rispetto all'amido, quindi risultano di più facile assorbimento).
L'azione dell'amilasi salivare è comunque molto limitata, sia a causa della limitata permanenza in bocca, che per l'ambiente acido dello stomaco.
La digestione dei carboidrati riprende nell'intestino ad opera dell'amilasi pancreatica che idrolizza le destrine a maltosio. Successivamente, la digestione si completa ad opera dell'enzima maltasi, che idrolizza il maltosio e dell'enzima deramificante il quale, rompendo i legami delle ramificazioni, permette la liberazione del glucosio.

 

I passaggi della digestione dei carboidrati

L'assorbimento dei carboidrati

I monosaccaridi (fruttosio, glucosio e galattosio) sono assorbiti in piccola parte nello stomaco e nella maggior parte nell'intestino tenue, per opera dei villi intestinali. Da qui vengono riversati nella circolazione sanguigna e, attraverso la vene porta, raggiungono il fegato. 
Dal fegato possono: o essere direttamente trasformati in glicogeno formando le riserve di glicogeno epatico, oppure essere riversati nella circolazione sistemica attraverso la quale raggiungono le varie cellule dell'organismo.

 

 

assorbimento dei carboidrati

Nel sangue, la concentrazione di glucosio è normalmente compresa tra gli 0,7 ed i 1,1 grammi ogni 100ml di sangue. Mentre nel tessuto muscolare e nel tessuto epatico, abbiamo visto che le molecole di glucosio si legano fra di loro e, insieme alle molecole di acqua formano il glicogeno. Nel glicogeno ci sono 2,7 grammi di acqua per ogni molecola di glucosio.
Durante il lavoro muscolare, la prime molecole ad essere utilizzate per produrre energia sono, in prima istanza quelle dei tessuti direttamente impegnati e, via via che queste riserve si esauriscono, vengono utilizzate riserve sempre più lontane fino ad utilizzare le riserve di glicogeno epatico. Una volta esaurite anche queste, se non vengono forniti altri carboidrati dall'esterno, l'organismo incomincia ad utilizzare i grassi (pena però un decadimento della performance sportiva).

Nella tabella sono riportate le fonti glucidiche e le relative quantità nell'organismo umano:

Substrato Sede Quantità (g) Energia fornita (kcal)
Glicogeno Muscolo 350 - 500 1400 - 2000
Glicogeno Fegato 90 - 150 360 - 600
Glucosio Sangue 20 80

Come si può vedere dai dati riportati in tabella, le riserve totali di glicogeno e glucosio, non sono sufficienti per performance di lunga durata, dove è utile quindi assumere carboidrati durante la performance stessa (ad esempio attraverso gli integratori energetici). Infatti vediamo negli sport di durata molto lunga e ad elevato impegno muscolare come il ciclismo su strada, che gli atleti consumano normalmente integratori energetici. Quando questo non avviene, anche per motivi pratici, come è il caso della maratona, l'organismo una volta esaurite le riserve di glicogeno, incomincia a ricavare l'energia dai grassi.
L'energia erogata utilizzando come substrato energetico i grassi non della stessa "qualità" come quella erogata dagli zuccheri. Innanzitutto la via metabolica utilizzata è quella aerobica, di conseguenza l'organismo deve rallentare, riducendo i propri livelli di performance per permettere all'ossigeno attraverso il sangue di raggiungere mitocondri, sede della via energetica aerobica.

Il metabolismo cellulare dei carboidrati

Tutti i carboidrati forniscono la stessa quantità di energia: 4Kcal per grammo. Tutti devono essere idrolizzati a monosaccaridi, per potere essere assorbiti. Dopo l'assorbimento vengono inviati al fegato attraverso la vena porta. Dal fegato, come viene evidenziato nella figura precedente, il glucosio ha tre alternative: 2 riguardano la possibilità di essere immagazzinato a riserva, l'altra è quella di raggiungere le cellule dei tessuti dell'organismo e da li essere utilizzato per produrre energia.

Nelle cellule, il glucosio viene utilizzato per produrre energia attraverso due vie metaboliche:

  • la via metabolica anaerobica (La glicolisi anaerobica), la cui sede è il citoplasma cellulare;
  • la via metabolica aerobica (ciclo di Krebs), la cui sede sono i mitocondri.

Nella tabella viene riportato quanta energia viene prodotta dall'ossidazione di una molecola di glucosio.

Luogo della cellula in cui avviene il processo None della via metabolica Substrato energetico utilizzato Sostanze prodotte Energia prodotta (moli di ATP)
Citoplasma Glicolisi anaerobica Glicogeno Acido piruvico, Acido lattico 4 moli (2 moli nette)
Mitocondri

Aerobica 
Ciclo di Krebs

Acido piruvico Acqua,
Anidride carbonica
34 moli
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