Fughiamo subito tutti i dubbi: la corsa, in se, non è utile per dimagrire.
O meglio, se volete dimagrire e cominciate a correre, e correte solamente senza curare l'alimentazione, non otterrete grandi risultati.
Se dopo una corsa salirete sulla bilancia, potreste anche pesare un chilo in meno rispetto a prima, ma non entusiasmatevi troppo. Quel chilogrammo in meno è senz'altro dovuto:
- alla perdita di liquidi avvenuta attraverso il sudore;
- al consumo dei substrati energetici, in maggior parte il glicogeno contenuto nelle cellule muscolari e, se la performance è particolarmente protratta nel tempo, anche del glicogeno contenuto nelle cellule del fegato.
Tempo qualche ora e tutto tornerà come prima. Una bevuta ed un buon pasto, e le scorte energetiche verranno ripristinate. (Quando fate il pieno alla vostra auto a seconda della capacità del serbatoio, potete anche arrivare a caricare a bordo 50 o 60kg).
Sudare=dimagrire. Sbagliato!
C'è chi pensa che per dimagrire bisogna sudare, magari chiuso dentro una pesante tuta da ginnastica anche nelle calde giornate d'estate, o peggio ancora chiuso dentro un sacco dell'immondizia. Chi fa queste cose non solo sbaglia, ma rischia. E rischia pure grosso perché si può anche arrivare al colpo di calore.
Correre è comunque utile
Certamente, come tutta la pratica di attività fisica, la corsa può aiutare ad:
- aumentare la muscolatura degli arti inferiori. Il tessuto muscolare, la cosiddetta massa magra, a differenza della massa grassa anche a riposo consuma energia. Aumenta quindi il metabolismo basale e di conseguenza anche a riposo il consumo calorico sarà maggiore proprio perché bisogna "mantenere" queste strutture muscolari;
- agisce positivamente sui centri cerebrali che governano la fame;
- il tempo che spendete per correre, è tempo che non spendete a mangiare. Questo per chi è affetto da fame nervosa. Tante persone sedentarie infatti sono portate un po a mangiare per noia. Alcuni dicono che "pasticciano", sopratutto con merendine, cioccolato, dolciumi. Se proprio volete "pasticciare", provate a farlo con della frutta o della verdura.
In generale, è bello praticare uno sport se però si ha un obiettivo. La pratica di uno sport è piacevole quando non è fine a se stessa ma con un obiettivo. D'altronde, visto che si fa fatica, se mancano gli stimoli indotti dal voler raggiungere uno o più obiettivi, può portare alla noia, alla pratica incostante, al disimpegno e all'abbandono dell'attività. Bisogna necessariamente avere degli obiettivi.
Uno o più obiettivi a lungo termine, che verranno raggiunti attraverso piccoli passi, traguardi intermedi. Ciascun traguardi intermedio deve essere un obiettivo a breve/medio termine.
Dimagrire, una questione di.....economia
Proprio come in economia si parla di bilancio di esercizio, nella scienza dell'alimentazione si parla di bilancio energetico, il quale mette in relazione le calorie in entrata (attraverso l'alimentazione) con quelle in uscita costituite sia da quelle che l'organismo consuma per mantenere le funzioni vitali (metabolismo basale) che da quelle utilizzate per lo svolgimento delle normali attività quotidiane tra le quali può esservi compresa l'attività fisica, se siamo degli sportivi.
Se per quanto riguarda il bilancio per come lo si intende in economia/finanza, bisogna fare in modo che le entrate siano superiori alle uscite, per quanto riguarda il bilancio energetico, questo bisogna evitarlo: a meno che non si desideri aumentare di peso, bisogna cercare di essere in pareggio.
Quindi oltre all'attività fisica bisogna adattare il proprio regime alimentare.
L'accumulo di grasso
Quando il nostro organismo è in una situazione di bilancio energetico positivo, situazione in cui le calorie introdotte attraverso gli alimenti sono maggiori rispetto a quelle consumate con le attività dell'organismo (dal metabolismo basale al lavoro allo studio, all'attività fisica, etc.), si mette in atto un meccanismo di sopravvivenza vecchio di migliaia di anni.
Nella nostra epoca, e nei paesi industrializzati, i pasti avvengono più o meno regolarmente negli stessi momenti della giornata, grazie al fatto che procacciarsi il cibo è facile perché è sufficiente andare a fare la spesa. Inoltre, i sistemi di conservazione e di trasporto permettono di rendere disponibile il cibo anche nei luoghi ove non viene prodotto. Questo è molto diverso da cioè che avveniva migliaia di anni fa, quando i pasti quotidiani non erano garantiti. Dipendevano dalla caccia o dalla bontà del raccolto.
Proprio per questo, l'organismo dell'uomo primitivo, non potendo garantirsi un sufficiente apporto calorico giornaliero, ha sviluppato dei meccanismi per poter conservare questa energia.
Le calorie non consumate, e quindi in eccesso, indifferentemente se sono apportate da carboidrati, proteine o grassi (i nutrienti calorici), vengono convertire in grasso ed accumulate negli adipociti, le cellule del tessuto grasso dell'organismo umano.
Nell'organismo umano sono individuati dei punti in cui il grasso viene accumulato sotto forma di deposito. Questi punti differiscono a seconda del sesso:
- nell'uomo: principalmente nella zona addominale (la pancia);
- nella donna: la zona addominale e l'esterni coscia (i fianchi).
Praticare sport ed informarsi. Attività fisica consapevoleE' interessante anche unire alla pratica sportiva, anche la conoscenza di alcuni concetti base. Ad esempio, la pratica di una attività sportiva in modo costante, con obiettivi chiari da perseguire, vi può spingere ad essere maggiormente esigenti nella ricerca di uno stile di vita salutare.Essere più consapevoli spinge verso un miglioramento nella scelta dei cibi e della loro qualità .
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