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ALLENAMENTO - Gli effetti dell'allenamento sul cuore

L'allenamento è in grado di provocare diversi adattamenti che interessano il cuore. A seconda se l'allenamento privilegia la capacità di forza oppure la capacità di resistenza (endurance), si avranno differenti adattamenti, anche se non completamente differenziati.

Sport di forzaLe metodologie di allenamento che hanno come obiettivo l'incremento della forza muscolare: basso numero di ripetizioni, alti carichi ed alta intensità, provocano un aumento della pressione arteriosa. 
Questo aumento della pressione arteriosa, verificandosi spesso per la frequenza degli allenamento, deve essere contrastato dal miocardio, il quale si adatta aumentando di volume: questo si traduce in un aumento di spessore delle pareti del cuore. In questo modo, si evita che l'elevata pressione del sangue possa dare problemi al miocardio, tra i quali in casi estremi, la perforazione.

Per questi motivi, per i soggetti con valori di pressione arteriosa elevati, si sconsiglia di praticare sport che comportino sforzi brevi e intensi quali il sollevamento pesi ed il body building.

Di contro, le metodologie di allenamento che normalmente vengono applicate nell'allenamento di resistenza (endurance), quindi esercizi protratti nel tempo con un grado di intensità basso, pur provocando comunque un aumento di spessore del muscolo miocardio (minore rispetto all'allenamento di forza), provocano sopratutto un marcato aumento del volume delle cavità cardiache.
Come conseguenza di questo adattamento vi è l'aumento della gittata pulsatoria. In pratica, avere un cuore più capiente vuole dire:

"maggiore quantità di sangue movimentata ad ogni sistole (gittata pulsatoria) e, di conseguenza, una maggiore quantità di sangue movimentata nell'unità di tempo di un minuto (gittata cardiaca) a parità di frequenza cardiaca".

Sport di resistenza

A parità di condizioni, chi pratica assiduamente allenamenti di resistenza (endurance), tende a sviluppare una condizione chiamata bradicardia.

Bradicardia. E' la condizione nella quale il muscolo cardiaco in un minuto effettua un numero di contrazioni (pulsazioni o battiti) inferiore alla media (riferita a soggetti delle medesime fasce di età e sesso). In genere effettua meno di 60 battiti. Questo è dovuto sopratutto all'aumento della gittata pulsatoria provocato dall'aumento della dimensione delle cavità del cuore. I fattori che determinano la bradicardia sono innanzitutto genetici (bisogna essere predisposti) e dovuti all'allenamento: sopratutto l'allenamento di resistenza (endurance).
Proprio per questo, grazie anche al fatto che la misurazione della frequenza cardiaca è molto semplice, la diminuzione della frequenza cardiaca rappresenta uno dei modi più semplici per stabilire se l'allenamento di endurance sta dando miglioramenti. Questo in chi ha incominciato da poco a praticare attività fisica di endurance, oppure ha aumentato molto l'intensità dei propri programma di allenamento. 
Oltre alla riduzione della fc a riposo, i miglioramenti si riscontrano anche nella capacità che ha il cuore di ridurre velocemente i battiti dopo uno sforzo molto intenso (capacità di recupero).

 

 

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