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Regno Unito: via i sussidi pubblici alle persone obese (che non vogliono dimagrire)

Il Regno Unito ha deciso lo stop ai benefit di Stato per gli obesi che non vogliono dimagrire.

a cura di Marco Bertolli

E' una proposta che viene dall'ente di raccordo delle amministrazioni locali britanniche e prevede di elimina gli assegni per l’affitto, i sussidi di disoccupazione e le cure mediche gratis per chi si rifiuterà di andare in palestra e di mangiare di meno e in modo più salutare (se questo è stato prescritto dal medico).

La proposta in question arriva da un Council, una amministrazione comunale, il quale ha proposto, e si appresta a votare il disegno di legge locale, di ridurre o addirittura abolire gli aiuti pubblici a tutte le persone obese che non faranno qualcosa per dimagrire. Il tutto si traduce nella perdita degli assegni di integrazione per l’affitto della casa, ai sussidi di disoccupazione o alle cure mediche gratis.

Per perdere tutti i sussidi, la persona si deve rifiutare di andare in palestra, in piscina e di mangiare di meno e in modo più salutare, se tutto questo è però stato prescritto dal medico.

COME CAMBIA IL SSN IN GRAN BRETAGNA

Nel Regno Unito, ad aprile, ci sarà un cambiamento veramente radicale nel sistema della salute pubblica: passerà dal servizio sanitario nazionale alle amministrazioni locali.

Proprio per questo, sono le amministrazioni locali che, in questi giorni stanno producendo molte proposte in merito alla riorganizzazione del sistema.

Questa degli obesi, se a prima vista può sembrare strana e forse un pochino estrema, non è troppo da sottovalutare, in quanto l'obesità è una vera e propria epidemia, definita da molti la malattia del secolo. L'obesità in se non è una malattia, ma la fonte di numerose malattie (diabete, problemi osteo articolari, etc.) altamente debilitanti e dispendiose per le strutture sanitarie.

IL PROBLEMA E' PERO' "SOCIALE"

Da numerose ricerche, è ammesso che, sono le persone che hanno meno disponibilità economiche e, che non hanno molta preparazione culturale, a finire con l'essere in sovrappeso.

Questo perché:

 

  • il costo degli alimenti "più salutari" (ad esempio la frutta e la verdura fresche) sono superiori rispetto ai cibi "obesogeni" (ma questo è tutto da verificare);
  • sono persone che cadono più facilmente preda della pubblicità e dell'invito al consumo degli alimenti ipercalorici.

 

Da qui emerge che, forse, non serve solo limitare il tutto a togliere i sussidi a queste persone, ma lo Stato farebbe forse bene, a investire per istruire e le persone e renderle maggiormente consapevoli di cosa comporta il consumo del "cibo spazzatura".

Il problema tocca anche l'industria alimentare... e molto anche lo sport, sopratutto quello professionistico: quanti sono i personaggi sportivi famosi che sono o sono stati testimonial del cibo spazzatura (bibite gassate, etc..)


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