I muscoli, differentemente a quanto si possa pensare, non si contraggono solamente quando si accorciano e, quindi le due estremità (capi) si avvicinano. Esistono ben tre differenti modi per il muscolo di contrarsi e, quindi di sviluppare tensione.
Contrazioni di tipo "concentrico" (o in accorciamento o dinamiche)
E' il modo classico di sviluppare tensione. Il muscolo lavora in accorciamento: sviluppa tensione mentre si accorcia, mentre i suoi capi si avvicinano uno all'altro. E' la contrazione tipica dell'attività sportiva.
Contrazioni di tipo "isometrico" (o contrazioni statiche)
Il muscolo sviluppa tensione senza modificare la sua lunghezza totale. Non si verifica lo spostamento dei segmenti corporei e tra di essi non variano gli angoli.
Un esempio di contrazione isometrica è quando si appoggiano le mani contro il muro e contro di esso si spinge con forza con tutto il corpo. Pur non essendoci nessuno spostamento (a meno che il muro non sia tanto forte da reggere la pressione e da cedere), viene esercitata una forza muscolare anche di notevole intensità.
Nello sport, un esempio di contrazione concentrica è quella che avviene durante una mischia nel rugby: i giocatori esercitano una elevata tensione per cercare di spostare l'avversario, il quale esercita a sua volta un'elevata tensione muscolare. Il risultato è che le due forze che agiscono una contro l'altra, si annullano e non vi è nessun movimento.
Contrazioni di tipo "eccentrico" (o contrazioni in allungamento o contrazioni di tipo pliometrico)
Il muscolo sviluppa tensione allungandosi, si stira per effetto di una forza esterna.
I casi in cui si verifica una contrazione eccentrica sono, ad esempio, l'arrivo a terra dopo aver compiuto un balzo. In questo caso il quadricipite femorale, i muscoli flessori del piede (muscoli del polpaccio) ed i glutei, quando il piede tocca terra, si contraggono eccentricamente per consentire al corpo "spegnere" l'effetto che la forza di gravità esercita sul nostro e per impedire di cadere rovinosamente a terra.
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