Più un muscolo è grande e più è forte
Questo per un certo senso è anche vero. Nel valutare le dimensioni del muscolo va però tenuto conto della massa magra.
Il parametro di riferimento è la superficie trasversa del muscolo.

Maggiore è la superficie del muscolo (massa magra), maggiore è il grado di forza espresso, per via della presenza di un maggior numero di fibre muscolari (maggiore numero di proteine contrattili: actina e miosina).
Alcuni ricercatori hanno dimostrato che, per ogni centimetro quadrato di sezione trasversa, il muscolo è in grado di sviluppare una forza che oscilla tra i 10 e 20 Newton.
La differente percentuale di fibre veloci rispetto alle fibre lente
Le fibre veloci (o di tipo II o bianche), hanno mediamente una sezione maggiore rispetto alle fibre lente (o di tipo I o rosse).
Ma non solo, alcune ricerche hanno dimostrato che, a parità di sezione trasversa, le fibre veloci sono in grado di sviluppare livelli di tensione superiori fino a 2,5 volte rispetto alle fibre lente.
Aumento del tessuto connettivo che circonda le fibre
Questo permette di migliorare la trasmissione della tensione dai sarcomeri (le unità contrattili della fibra muscolare) alle inserzioni tendinee del muscolo sull'osso, determinando una minore dispersione della forza sviluppata.
L'aumento del tessuto connettivo avviene in modo particolare nella prima fase del periodo di allenamento, quando si registra un aumento della forza senza un parallelo aumento della massa muscolare.
Caratteristiche del sistema nervoso
Capacità di reclutamento della unità motorie, in particolare quelle con il motoneurone di maggiori dimensioni o con fibre muscolari di maggiori dimensioni.
FATTORI DA CUI DIPENDE LA FORZA MUSCOLARE
- La superficie della sezione trasversa del muscolo. Maggiore è la superficie, maggiore è la forza che il muscolo può esprimere;
- Percentuale di fibre veloci. Le fibre veloci, a parità di superficie, sono in grado di sviluppare maggiore tensione rispetto alle fibre lente;
- Il tessuto connettivo che circonda le fibre muscolari, in quanto è in grado di trasmettere la tensione dai sarcomeri ai tendini riducendone la dispersione.
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