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ALLENAMENTO - Allenamento e sintesi proteica muscolare (3). Gli ormoni: ruolo e funzioni

Gli ormoni: che cosa sono

Gli ormoni sono delle sostanze prodotte da specifici tessuti dell'organismo. Questi tessuti fanno parte di strutture complesse e molto importanti: le ghiandole endocrine (endocrine perché il loro prodotto viene secreto all'interno dell'organismo umano).
Gli ormoni agiscono da trasmettitori di informazioni molto dettagliate. La ghiandola endocrina li secerne nel sistema circolatorio e attraverso la circolazione sanguigna raggiungono specifiche cellule che prendono il nome di cellule bersaglio, le quali hanno la capacità di ricevere gli stimoli e le informazioni dettagliate che quel determinato ormone porta con se.

Le informazioni sono trasmesse da una cellula specializzata (le cellule endocrine, le quali a loro volta formano le ghiandole endocrine), ad un’altra cellula specializzata, sulla quale si manifesta la loro azione, detta cellula bersaglio. E' come se tutte le altre cellule dell'organismo che vengono a contatto con quel determinato ormone non siano capaci di leggerne il messaggio, e quindi l'ormone non eserciti su di loro alcuna influenza.

La cellula bersaglio

Sono cellule dotate di particolari strutture: i recettori.

I recettori

I recettori hanno le capacità di:

  • riconoscere i vari ormoni distinguendoli dalle altre molecole;
  • valutarne la concentrazione;
  • comunicare il messaggio all’interno della cellula.

I recettori sono delle strutture con un sito nel quale avviene il legame con l’ormone (paragonato al meccanismo chiave-serratura degli enzimi).

Nella fisiologia dell’organismo umano agiscono diversi ormoni, molti dei quali svolgono un’azione particolare solo su determinati organi senza interessare il tessuto muscolare scheletrico.

Alcuni ormoni che agiscono sul tessuto muscolare scheletro, favoriscono la sintesi delle proteine, quindi il ripristino del tessuto muscolare.
L'allenamento in questo caso gioca un ruolo molto importante, perché in grado di stimolare tutte quelle strutture implicate nella sintesi proteica, quindi sia ripristinare i tessuti danneggiati dall'allenamento stesso che costruire più tessuto muscolare come adattamento all'effetto stressante che l'allenamento esercita sull'organismo umano.

L'allenamento è importante perché innesca la secrezione degli ormoni coinvolti nel metabolismo muscolare

Le due fasi del metabolismo muscolare: catabolismo e anabolismo

Il metabolismo è suddiviso in due fasi:

  • la fase del catabolismo o catabolica;
  • la fase del metabolismo o anabolica.

Il catabolismo

Il catabolismo è la fase durante la quale, sotto l'azione degli ormoni catabolici, il nostro organismo consuma le riserve energetiche e subisce l'usura dei tessuti. Uno dei momenti nei quali il nostro organismo è in una fase catabolica è proprio durante l'allenamento, quindi la performance sportiva, in generale. Se l'organismo viene impegnato in modo rilevante si consumano le scorte energetiche ed i tessuti si logorano.

Il catabolismo è un processo che, per avvenire non richiede energia.

L'anabolismo

L'anabolismo è la fase opposta al catabolismo: comprende tutti i processi di sintesi e di formazione delle molecole organiche complesse. 
E' la fase in cui vengono ripristinate le riserve energetiche e riparati i tessuti danneggiati durante la fase opposta: la fase del catabolismo.

Il metabolismo e’ un processo che richiede energia.

Se la fase catabolica avviene durante l'allenamento con il consumo delle riserve energetiche e la distruzione dei tessuti, la fase anabolica avviene durante il riposo quando, anche e sopratutto grazie ad una corretta alimentazione, forniamo all'organismo gli elementi essenziali per ripristinare le scorte di energia e per ricostruire i tessuti danneggiati.

Nel nostro organismo questi due processi, catabolismo ed anabolismo, avvengono in continuazione.

Abbiamo visto che catabolismo ed anabolismo possono essere influenzati dall'alternanza allenamento-riposo. L'incremento della performance è infatti dato da entrambi: con l'allenamento corretto "rimango a secco", con il riposo adeguato "faccio il pieno". Via via di questo passo, andando a consumare le energie nei tempi e nei modi dovuti, l'organismo si adatta alla fatica tanto da innescare i meccanismi (supercompensazione) che lo portano ad essere sempre più forte (miglioramento della performance).

Il ruolo degli ormoni

A questo punto, dopo aver parlato di anabolismo e catabolismo, vediamo cosa c'entrano gli ormoni con tutto questo.

Spesso si sente parlare di steroidi anabolizzanti. Steroidi perché sono sostanze appartenenti alla categoria degli steroidi; anabolizzanti perché sull'organismo esercitano l'effetto anabolico.

Ormoni ad effetto catabolico

Ormoni ad effetti catabolico sono, il cortisolo e gli ormoni tiroidei.

Il loro livello aumenta durante l’allenamento e subito dopo aver terminato di allenarsi. Con livelli di cortisolo ed ormoni tiroidei alti prevale il consumo di riserve energetiche e di proteine. Conseguentemente il tessuto muscolare viene danneggiato.

Ormoni ad effetto anabolico

Il più importante è il testosterone, prodotto in maggior quantità dai testicoli ed in piccola parte anche dalle ghiandole surrenali e dalle ovaie.

 

 

ALLENAMENTO E METABOLISMO
  • Lo stimolo all’innesco del processo di anabolismo viene dato dall’allenamento. Se sospendiamo l’allenamento non forniamo più al nostro organismo lo stimolo alla sintesi proteica (non abbiamo distrutto nulla e, di conseguenza non abbiamo nulla da ricostruire). In questo caso, il catabolismo prevale sull’anabolismo, ed il patrimonio proteico diminuisce, perdendo con il tempo, gli adattamenti ottenuti con l’allenamento.
  • Anche senza stimoli allenanti l’organismo mantiene comunque i livelli di catabolismo e anabolismo vitali, ovvero quelli necessari per distruggere e conseguentemente ricostruire  i tessuti dei muscoli che vengono impiegati per svolgere le normali attività quotidiane: camminare, andare in bicicletta, sollevare piccoli pesi, etc.
  • L’organismo umano è una macchina progettata per adattarsi alle situazioni, agli stimoli esterni. L’allenamento è appunto un adattamento ad essi: io divento più forte, più resistente, perchè mi è richiesto di sopportare carichi di fatica via via sempre più grandi. Questo comporta un dispendio di energie, tanto che, se si interrompe l’allenamento, l’organismo tende a ritornare alla condizione iniziale prima
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