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ALIMENTAZIONE - Lavoro muscolare e fonti energetiche PDF  | Print |  E-mail

I vari substrati energetici, oltre a fornire diverse quantità di energia, la erogano in modo diverso.

Come fa l'organismo a scegliere quale substrato energetico è più adatto a quel determinato lavoro muscolare? Il fattore discriminante è la quantità di potenza che deve essere erogata per poter compiere quel determinato tipo di lavoro muscolare.

Quando la potenza richiesta è molto elevata, i processi ossidativi non intervengono a causa dell'insufficiente apporto di ossigeno (debito di ossigeno). L'energia è prodotta utilizzando il glucosio derivato dalla digestione dei carboidrati (e, se vi è necessità anche dalle proteine attraverso  il processo di gluconeogenesi), attraverso le vie anaerobiche, con produzione di acido lattico.

Quando il lavoro non richiede molta potenza, il contributo energetico maggiore deriva dal meccanismo di ossidazione dei grassi. Questo è dimostrato dall'abbassamento del quoziente respiratorio durante il lavoro di resistenza e dalla mobilizzazione degli acidi grassi, la cui concentrazione aumenta nel plasma.

 

LA RELAZIONE CHE INTERCORRE TRA POTENZA ESPRESSA E DURATA DELL'ESERCIZIOQuando l'esercizio fisico diminuisce di intensità:
  • Aumenta il contributo dei grassi;
  • Diminuisce il contributo dei carboidrati;
  • Diminuisce la potenza erogata;
  • Aumenta la durata dello sforzo

L'organismo umano ha una disponibilità di glicogeno intorno ai 400 gr, equivalenti a circa 1600 Kcal. I grassi invece, rappresentano circa il 10% dell'intero peso corporeo, di conseguenza, per una persona di 70 kg, i grassi sono una quantità pari a 7 kg che, moltiplicati per 9 Kcal/grammo, equivalgono a ben 63.000 Kcal.

La deplezione del glicogeno

Abbiamo visto che le riserve de glicogeno che l'organismo ha a disposizione non rappresentano una grande quantità e, questo rappresenta un fattore limitante: durante l'esercizio muscolare protratto nel tempo, la quantità di glicogeno muscolare cala, e cala anche la glicemia (la quantità di glucosio nel sangue). La deplezione del glicogeno porta ad un arresto dell'attività metabolica muscolare, l'ipoglicemia genera una sofferenza del SNC (sistema nervoso centrale) che si manifesta con:

  • debolezza (sensazione di) estrema;
  • vertigini;
  • nausea;
  • vomito;
  • in casi limite si può arrivare addirittura allo svenimento.

In genere, nelle performance di resistenza protratte nel tempo, come ad esempio le lunghe tappe di ciclismo su strada, gli atleti consumano alimenti a base di carboidrati durante la performance stessa (integratori energetici).

 

Nella maratona, ad esempio, i top runners esauriscono le proprie riserve di carboidrati intorno al trentesimo chilometro. Da quel punto, i muscoli vanno a grassi

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