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SCI ALPINO - La storia dello sci alpino

Sono stati inventati prima gli sci della ruota!

Ebbene sembrerebbe proprio di si, in quanto i popoli che vivevano sulle montagne avevano bisogno di uno strumento con il quale si potesse avanzare sulla neve, sia in discesa, ma sopratutto in salita: qualche cosa che permettesse di non affondare nel fresco manto nevoso, e nel contempo di non scivolare all'indietro. 
Il tutto sembrerebbe confermato da reperti archeologici ritrovati nelle regioni del Nord Europa e Nord Asia, precisamente in Lapponia, in Scandinavia e in Siberia, risalenti addirittura al 2.500 a.C.

Sci come ciaspole

Proprio perché i primi reperti archeologici ritrovati nel continente americano (in Groenlandia e nel Canada del Nord), erano molto simili alle ciaspole: attrezzi costruiti in legno, dalla forma ovale con intelaiatura di corda o di vimini (le ciaspole vengo anche chiamate "racchette da neve", proprio per la forma che ricorda tantissimo la racchetta da tennis).

Come erano i primi sci

Quali erano le tipologie di sci che venivano utilizzate a quell'epoca? Vediamo un po:

Nel Nord Europa, ad esclusione dei paesi scandinavi, sulle Alpi, sul Caucaso, veniva utilizzato un tipo di sci, corto, molto largo, pesante e completamente piatto. 
Il modo di utilizzare questo tipo di sci, forse poteva apparire piuttosto bizzarro: veniva manovrato utilizzando delle funicelle fissate sulla punta.

A Nord dei paesi scandinavi, nella Siberia e in Giappone, lo sci utilizzato era di lunghezza variabile dai 150 ai 170 cm ed era molto largo: 20cm. A differenza del tipo di sci utilizzato nel Sud Europa, questo sci era più leggero e non era completamente piatto, ma presentava le punte ricurve alle due estremità.
Probabilmente, questa attrezzatura non veniva solo utilizzata per scendere dai pendii, ma anche per salirvi senza sprofondare nella neve, in quanto la parte inferiore era ricoperta di pelle di renna o di foca, proprio con l'obiettivo di ottenere una maggior presa sulla neve.

Anche questo tipi di sci veniva manovrato attraverso delle funicelle.

Groenlandia meridionale, Islanda, Svezia, e Norvegia centro-meridionale videro la diffusione dello sci nordico. Lo sci era stretto e lungo, anche fino a 4 metri, molto più leggero rispetto agli altri tipi di sci e senza le funicelle per la manovra. 

Lo sciatore, per manovrare, utilizzava un bastone.

Il Telemark e la nascita dello sci alpino

Nelle grandi distese della Scandinavia, si praticava lo sci di fondo. Gli sci utilizzati per questa pratica, non erano adatti ai ripidi pendii delle Alpi.

Nella seconda metà del XIX Secolo, un falegname della Regione norvegese del Telemark, si dedicò alla sperimentazione di nuovi sistemi per la guida e e la frenata degli sci, avvalendosi dell'utilizzo di un unico bastone ed attacchi che lasciavano il tallone libero.

Ecco quindi che nasceva il Telemark, un modo di guidare lo sci nel quale si avanza lo sci esterno, andando ad assumere la tipica posizione in ginocchio. In questo modo, lo sci poteva essere utilizzato facilmente sia in pianura che in salita, mentre nelle discese risultava ancora instabile.

Negli anni 20 del XX Secolo nasce lo Sci Alpino: con l'introduzione degli attacchi che bloccavano il tallone dello sciatore sullo sci, le curve venivano affrontate mantenendo ii piedi paralleli.

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