CICLISMO - La dieta del ciclista PDF  | Print |  E-mail

Il ciclismo è uno sport molto dispendioso dal punto di vista energetico. Viene subito all'occhio come i ciclisti professionisti siano molto magri, nonostante nella la loro dieta si estremamente calorica. Questo, ovviamente, per l'elevato consumo di energie che la loro attività (elevato numero di chilometri in allenamento e in gara) impone.

Oltre che, dall'elevato numero dei chilometri percorsi (che rappresentano la quantità del carico di allenamento), dipende anche da come gli percorrono, che si può interpretare come l'intensità dell'allenamento: salite, tratti contro vento o con vento a favore, tratti percorsi in gruppo oppure da soli, etc.

In genere, un ciclista che abbia una intensa attività, può anche arrivare a consumare cinque pasti al giorno.
I nutrienti privilegiati sono:

  • i carboidrati. Necessari per fornire energia;
  • le proteine. Non devono mancare, perché sono gli elementi che costituiscono le fibre muscolari. Muscoli che vengono messi a dura prova durante i lunghi allenamenti.

    Gli alimenti che, nella dieta di un ciclista non devono mai mancare sono la pasta, il pane integrale, la carne (privilegiando la carne bianca) e il pesce. Anche la verdura e la frutta non devono mai mancare. La frutta perché anch'essa fornisce carboidrati (fruttosio), insieme alla verdura forniscono vitamine e sali minerali, alcuni dei quali importanti perché hanno ruoli fondamentali nei processi di utilizzo dei nutrienti a scopo energetico (sopratutto le vitamine del gruppo B)
    Da evitare sono invece gli alimenti ricchi di grassi saturi (abbondanti negli alimenti di origine animale, come il burro e la carne) e gli zuccheri semplici (come ad esempio le bibite e gli snack), i cibi fritti o troppo conditi (sopratutto se vengono utilizzati condimenti di scarsa qualità).

Alimenti della dieta di un ciclista

Cosa mangiare durante la garaL'alimentazione durante la gara

Durante una competizione, è importante, se non fondamentale, mangiare per evitare la famigerata crisi di fame.
Quando si accusa, è praticamente finita. La performance cala bruscamente e, l'unico modo per cercare di uscirne, è fermarsi e assumere carboidrati.

Per evitare di entrare in crisi da fame, può anche essere sufficiente alimentarsi durate la gara, senza aspettare di avvertire i primi sintomi di fame. Mangiare alimenti contenenti zuccheri, come frutta (ad esempio la banana), dei piccoli panini farciti di marmellata o miele o anche prosciutto cotto. oppure dello strudel di mele.
Ma anche la tecnologia può venirci in aiuto: con gli integratori alimentari (barrette e bevande energetiche)

Cosa bere durante la gara

L'importanza di bere

Non dimenticatevi di bere, di frequente e a piccoli sorsi. Acqua e integratori di sali minerali sono ideali per reintegrare i liquidi e i sali minerali persi con la sudorazione.
L'ideale sarebbe bere non quando si ha sete, ma ogni 15 - 20 minuti circa, una quantità di liquidi che dipende sopratutto dalle condizioni atmosferiche: se fa caldo e si suda molto non dovete assolutamente trascurare di bere.
Lo stomaco infatti, deve potere avere il tempo per assorbire l'acqua che ingeriamo.
L'acqua inoltre non deve essere fredda, né gelata: questo richiamerebbe molto sangue dagli altri distretti (sotto sforzo, i muscoli in particolare), verso lo stomaco. Avendo a disposizione poco sangue che viene inviato ai muscoli, la performance potrebbe calare drasticamente.

L'importanza delle vitamine

Le vitamine sono molto importanti e, nella dieta di un atleta non devono mai mancare perché sono elementi fondamentali per il  metabolismo.
Vanno privilegiati gli alimenti freschi, perché quelli conservati a lungo tendono a perdere il loro contenuto di vitamine durante il processo ed il periodo di conservazione.
Alimenti come carote, spinaci, pomodori, latte e burro apportano la vitamina A; la carne, il lievito di birra e gli ortaggi a foglie verdi per le vitamine del gruppo B, importanti nei processi di produzione energetica; gli agrumi per la vitamina C; gli oli vegetali, il tuorlo dell’uovo e il fegato rispettivamente per le vitamine E e K.

L'integrazione di vitamine

Per chi pratica sport, per cui l'impegno per l'organismo è di gran lunga superiore rispetto ai sedentari, possono verificarsi alcune situazioni nelle quali la normale alimentazione può risultare insufficiente a soddisfare il fabbisogno vitaminico dell'organismo. In modo particolare, gli atleti che praticano sport di resistenza i quali hanno un notevole consumo di ossigeno, manifestano un maggiore bisogno di vitamine antiossidanti dovuto all’incremento della produzione di radicali liberi causato dall’attività fisica.

Tweet
Share