ALLENAMENTO - La supercompensazione | Print |

Quando l'organismo è sotto attacco da parte di agenti stressanti, è possibile che possa sviluppare delle difese che lo possano rendere più resistente agli attacchi di quei particolari agenti stressanti.
Nel pensiero comune, l'incremento delle proprie difese si associa generalmente alle malattie. Anche l'allenamento però rientra nella categoria degli agenti stressanti, ed in questo caso aumentare le difese e diventare più resistenti vuol dire aumentare la propria performance.

Il processo attraverso il quale, l'organismo umano incrementa le proprie difese (incrementa la performance), si chiama supercompensazione.

I ricercatori hanno elaborato un grafico teorico relativo al processo di supercompensazione.

Supercompensazione

Guardando il grafico, si identificano tre fasi:

  1. fase di consumo delle energie, corrisponde alla performance sportiva (allenamento o competizione). Nel caso di altri agente stressanti, ad esempio un attacco virale, corrisponde alla durata dell'attacco che l'agente stressante porta all'organismo;
  2. fase di ripristino delle energie consumate, corrisponde alla durata del periodo di riposo dopo l'allenamento (nel caso di una malattia, il periodo di convalescenza);
  3. fase di supercompensazione vera e propria

Fase di consumo delle energie

Coincide con la performance fisica. Se l'allenamento sportivo rispetta i principi di intensità e durata adeguati, il consumo di  energie è tale da portare all'insorgere della fatica. La fatica porta al peggioramento della performance.

Il grafico spiega in modo schematico quello che avviene all'organismo:

  • si parte da un livello di energia iniziale, poniamolo uguale a 100;
  • durante la performance sportiva (allenamento), si verifica un consumo delle energie. Il livello di energia scenderà più o meno a seconda dell'impegno richiesto dalla performance e per tutta la durata della performance stessa;
    La fatica è determinata sia dall'esaurimento delle riserve energetiche ma anche dall'accumulo di metaboliti nei tessuti dell'organismo (in particolare l'acido lattico);

Fase del recupero delle energie e fase della supercompensazione

Terminata la performance, grazie alla corretta alimentazione e al riposo, l'organismo tenderà a ristabilire l'equilibrio: ma non il livello iniziale, infatti è stimolato a ripristinare un livello di energie superiore a quello che aveva in precedenza, prima ancora di ricevere l'attacco dell'agente stressante.

Questa è la fase di supercompensazione vera e propria, è una forma di difesa dell'organismo verso gli stimoli esterni. Porta il livello iniziale di energia a livelli superiori rispetto ai livelli che normalmente si avevano prima dell'allenamento. In questo modo, il livello di energia di partenza sarà più elevato rispetto a prima: si ottiene un adattamento che provoca il miglioramento delle qualità che l'allenamento sportivo ha stimolato: si ha il miglioramento della prestazione.

    E' in questo modo che agisce il carico di allenamento.

    La supercompensazione è un meccanismo di difesa. Che l'organismo mette in atto per reagire ad uno stress (l'insieme degli stimoli allenamenti).