ALLENAMENTO - La supercompensazione | | Print | |
Quando l'organismo è sotto attacco da parte di agenti stressanti, è possibile che possa sviluppare delle difese che lo possano rendere più resistente agli attacchi di quei particolari agenti stressanti. I ricercatori hanno elaborato un grafico teorico relativo al processo di supercompensazione. Guardando il grafico, si identificano tre fasi:
Fase di consumo delle energieCoincide con la performance fisica. Se l'allenamento sportivo rispetta i principi di intensità e durata adeguati, il consumo di energie è tale da portare all'insorgere della fatica. La fatica porta al peggioramento della performance. Il grafico spiega in modo schematico quello che avviene all'organismo:
Fase del recupero delle energie e fase della supercompensazioneTerminata la performance, grazie alla corretta alimentazione e al riposo, l'organismo tenderà a ristabilire l'equilibrio: ma non il livello iniziale, infatti è stimolato a ripristinare un livello di energie superiore a quello che aveva in precedenza, prima ancora di ricevere l'attacco dell'agente stressante.
Questa è la fase di supercompensazione vera e propria, è una forma di difesa dell'organismo verso gli stimoli esterni. Porta il livello iniziale di energia a livelli superiori rispetto ai livelli che normalmente si avevano prima dell'allenamento. In questo modo, il livello di energia di partenza sarà più elevato rispetto a prima: si ottiene un adattamento che provoca il miglioramento delle qualità che l'allenamento sportivo ha stimolato: si ha il miglioramento della prestazione.
E' in questo modo che agisce il carico di allenamento. La supercompensazione è un meccanismo di difesa. Che l'organismo mette in atto per reagire ad uno stress (l'insieme degli stimoli allenamenti). |